domenica 31 ottobre 2010

FENOMENOLOGIA DI NEVRUZ


Lo scrittore francese Marcel Proust affermava:"Il genio artistico agisce come quelle temperature estremamente elevate che hanno il potere di dissociare le combinazioni di atomi e di raggrupparli in un ordine assolutamente contrario, rispondente a tutt'altro tipo"; questo è esattamente ciò che fa Nevruz, il concorrente più discusso della quarta edizione di X Factor. Personalità eclettica, poliedrica, estrosa, Nevruz è un artista a tutto tondo e, come tale, non si può costringere in nessuna definizione: l'arte vera infatti ha bisogno di fluire libera, è come un fiume in piena che travolge ogni cosa, è una marea montante di creatività e sensibilità. Ecco perchè sarebbe estremamente riduttivo definire Nevruz un cantante: i cantanti infatti trasmettono emozioni sforzandosi di arrivare a coinvolgere gli ascoltatori. Gli artisti veri invece, come Nevruz, fanno di più: smontano il materiale a propria disposizione (nel nostro caso i brani da cantare) e lo riassemblano a proprio piacimento richiedendo al pubblico un salto di qualità che consiste nel seguirli in questo procedimento artistico. Quando Nevruz canta e interpreta i suoi brani, la sua enorme sensibilità artistica invade l'ascoltatore e lo trascina in una dimensione dalla quale è difficile venir fuori. In lui trova la massima espressione la poesia della strada, una struggente malinconia che può però lasciare repentinamente il posto ad una straripante vitalità. Per questo motivo è limitativo dire che Nevruz è "rock": lui è molto di più, perchè può sfruttare il suo immenso talento per rielaborare e personalizzare anche brani apparentemente lontani dal suo mondo.
Del resto il suo cammino ad X Factor fino ad ora è stato esemplare: straniante in "Se telefonando", struggente e sofferto in "Pugni chiusi", scatenato e vibrante in "Lithium", dissacrante e ironico in "Noi ragazzi di oggi", convincente e ribelle in "Charlie fa surf", trasgressivo ed estremo in "Mi vendo", incisivo e trascinante in "Nuova ossessione", malinconicamente sublime in "Cosa sono le nuvole". E allora, godiamoci le sue mille sfaccettature senza chiuderlo in nessuna etichetta, sperando in una sua vittoria che rappresenterebbe una svolta, una luce nel nostro contemporaneo panorama artistico e musicale di desolante piattezza. Comunque vada, lui per noi ha già vinto!

Ivan Corrado

4 commenti:

  1. Bellissimo articolo Ivan, ne aspettiamo altri :)

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  2. Ciao Villa, anche io sul blog che curo ho parlato della fenomenologia di Nevruz, mi farebbe piacere che ne pensi. Buona giornata e forza Nevruz.

    Stefano

    http://www.anteprima-blog.it/fenomenologia-di-nevruz/

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